Firmato l’accordo per il contratto di mobilità relativa al personale docente, educativo ed ATA, valido per il triennio 2019/2022, numerosi sono coloro che attendono con ansia la pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale annuale che consentirà di avviare la procedura con la presentazione della domanda di trasferimento. Eppure, nonostante la mobilità non sia ancora iniziata, dall’ipotesi di CCNI sottoscritto lo scorso 31 dicembre, emerge chiaramente che anche tale operazione sarà accompagnata da vecchie e nuove illegittimità che discrimineranno numerose categorie.
Per questo motivo, MSA (comparto scuola), sempre vigile di fronte a qualsiasi tipo di discriminazione, ha deciso di attivare delle azioni specifiche per ciascuna categoria non adeguatamente tutelata nel procedimento relativo alla mobilità. In collaborazione con lo studio legale Santonicola, ha deciso di attivare i seguenti ricorsi:
1) ricorso per beneficiari legge 104 che assistono parenti disabili – mobilità interprovinciale;
2) ricorso valutazione servizio paritarie nella mobilità volontaria e di ufficio;
3) ricorso valutazione servizio precario, per intero, nelle graduatorie interne di istituto;
4) ricorso valutazione pre-ruolo sul sostegno, ai fini del computo nel vincolo quinquennale;
5) ricorso per i neo vincitori del concorso riservato, fase transitoria scuola secondaria, ammessi al Fit, che chiedono la partecipazione alla mobilità 2019, al momento preclusa;
6) ricorso per valutazione punteggi SSIS/TFA, allorché non riconosciuti nella mobilità 2019;
In attesa della pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale che ufficializzerà la procedura di mobilità, è possibile pre-aderire gratuitamente all’azione promossa da MSA (comparto scuola), seguendo le istruzioni riportate nel sito www.msaservice.it. Successivamente, a seconda delle richieste dei singoli, si valuterà se procedere con un’azione collettiva, in sede amministrativa, oppure con un ricorso individuale al Giudice del Lavoro, al fine di valorizzare la specifica situazione di ciascun ricorrente.